Almeno 50 persone in Etiopia sono state uccise da frane e alluvioni causate da forti piogge; lo riporta un’agenzia di stampa etiope. Le intense precipitazioni sono seguite a una delle peggiori siccità degli ultimi 50 anni, aggravata dal fenomeno climatico El Nino.
Amministratori locali del distretto meridionale di Wolaita hanno riportato la morte di 41 persone a causa di grandi frane verificatesi lunedì scorso. Altre 9 persone sono annegate in alluvioni che hanno colpito la regione sud-orientale di Bale, uccidendo anche centinaia di bovini. Le inondazioni di Bale hanno spazzato via anche 559 ettari di terreni agricoli, con pesanti ripercussioni per l’economia locale.
Gli interventi di soccorso, ha dichiarato il commissario di polizia Alemayehu Mamo, sono al momento ostacolati da smottamenti che hanno colpito strade e ponti necessari per raggiungere le zone alluvionate.
Governo e agenzie umanitarie hanno organizzato la raccolta internazionale di un fondo pari a 1.4 miliardi di dollari per aiutare le persone rimaste senza acqua e cibo.
Lettera di Padre Marcello Signoretti, missionario pesarese in Etiopia.
Scrivo questa lettera a tutti gli amici che possono aiutare la popolazione etiope, perché, quando ci si trova in gravi difficoltà e grandi necessità’, non si sa a chi altro rivolgersi se non a coloro che possono capire la tua difficoltà, i momenti e le situazioni che ti turbano profondamente.
Vi spiego subito di cosa sto parlando e che cosa sta succedendo attualmente nelle zone centrali dell’Etiopia, ove di per sé la vita è difficile tutto l’anno.
Siamo attualmente nel pieno del periodo delle grandi piogge ed attualmente avvengono in modo forte e persistenti ed in molte zone i villaggi sono stati letteralmente spazzati via da vere e proprie bombe d’acqua, che non si verificavano da anni.
Sono andato personalmente a visitare i villaggi colpiti nella zona di Hobiccia Badda nella regione del Wolayta.
Tutto sommerso, case, prodotti agricoli, animali, alcune zone diventate dei laghi, ho visto una situazione veramente disastrosa con decine di morti.
Gente ammassata (interi nuclei famigliari) sotto le tende del governo, senza cibo, senza vestiti, molti ammalati, soprattutto bambini (data la stagione).
I loro occhi sbarrati e pieni di lacrime trasmettevano tanti sentimenti insieme: rassegnazione, impotenza e disperazione.
Una marea di gente si é avvicinata a me circondandomi: si sono tutti inginocchiati per terra davanti a me, supplicandomi di non abbandonarli.
Si tratta di circa 1000 famiglie (con tanti figli), tante vedove, e tantissimi poveri, nulla tenenti.
Sto cercando di aiutarli, per quel poco che posso fare, tanto da tamponare l’emergenza e dare loro un pò di cibo (granoturco e fagioli). In attesa di eventuali aiuti del governo, ma se ci saranno, non sicuramente a breve.
Per far fronte alla emergenza ho anticipato somme di denaro che erano destinate ad altri progetti che stavo portando avanti in favore dei bambini e bambine, nei loro percorsi di studio.
Chiedo gentilmente alle persone sensibili alla solidarietà’, di poterci dare un aiuto per tamponare questo disastro umanitario che improvvisamente a colpito molti villaggi dell’Etiopia centrale.
Anche con pochissimo aiuto in queste zone si possono fare miracoli. La gente etiope è forte e molto orgogliosa, ma in questa emergenza sono veramente inermi di fronte alla violenza della natura.
Questa gente non potrà darvi nulla in cambio se non levare le proprie braccia al cielo ringraziando Dio per la vostra generosità e per l’improvvisa e inaspettata sua provvidenza. Ed é questo l’unico regalo che possono darvi in cambio.
Come sempre, infinitamente grato.
Soddo (Etiopia), li 13 Giugno 2018
Padre Marcello Signoretti