L’energia che mi hanno trasmesso è unica

Da quando sono tornata tutti mi chiedono “come è andata?”.

Subito mi trovo in difficoltà e vengo inondata da un numero sconcertante di pensieri. Questo viaggio è uno di quelli che se non vivi a mio parere è inspiegabile. Non vi sono abbastanza parole per potermi esprimere. Le emozioni che ho provato sono così piene e pure che tuttora, settimane dopo non riesco a pensare ad altro. Ho scoperto come ci si sente ad essere pienamente e puramente felici, come il sorriso sia un linguaggio universale, come non abbiano niente ma allo stesso tempo hanno tanto, come il loro sguardo intenso nonostante siano giovani sia più vissuto del nostro. Ho scoperto cosa sia una vera e propria accoglienza ed essere circondata da persone che anche se non conosci da molto tempo arrivi a considerare come fratelli. Quando sono partita avevo già aspettative molto alte ma questa esperienza l’ha sorpassata di gran lunga. L’unica mia preoccupazione era quella di non sentirmi a mio agio, soprattutto con i ragazzi del centro, pensavo di non riuscire a parlare e trovarmi bene con loro. Ma da subito questo muro che mi ero imposta è stato demolito. L’energia che hanno e che mi hanno trasmesso è unica. Ho imparato quanto siamo veramente fortunati, quanto tanto abbiamo, quasi troppo e che spesso non apprezziamo. Ho ricevuto talmente tanto che ancora sto rielaborando i pensieri. La mia giornata preferita è stata quella in cui siamo saliti sul monte, il loro modo di trascinarti, prenderti lo zaino per facilitare la camminata, prenderti la mano, stringendola forte; sono cose che non scorderò mai. Una delle cose che rimarrà impressa nella mia mente sono i saluti, i sorrisi delle persone che non conosci ma che ti danno il benvenuto a braccia aperte come se fossi un loro amico. L’ultima serata è stato un momento magico che rimarrà scolpito dentro me per sempre, i balli ed i canti gioiosi che hanno concluso questa esperienza erano per accompagnati dalla forte commozione e tristezza provata nel salutare tutti i bambini, anche loro in lacrime. É stata una esperienza che non dimenticherò mai e se mai sarò così fortunata da poter tornare non vedo l’ora di abbracciare e stringere i miei nuovi fratelli.

Sara Rossini, viaggio in Etiopia nel mese di Novembre 2022