Non potremmo vivere in un mondo in cui siamo tutti uguali con stessi diritti e libertà?

L’uomo si è trasformato in egoista e solitario. Da alcuni anni a questa parte l’essere umano non fa altro che ostinarsi a volere sempre di più, non accontentandosi di quello che possiede. Una delle ragioni per cui ho voluto intraprendere questo viaggio è stata appunto quella di riscoprire le piccole cose, cui ormai sembrano date per scontate. Ovviamente tutti noi tendiamo a credere di essere diversi, di saper apprezzare tutto ciò che ci circonda in modo sincero. Se però cerchiamo di analizzare un momento, il modo in cui viviamo le nostre giornate ci accorgeremo che non è così. Ho riscoperto grazie a questa esperienza il concetto di fratellanza, di non pensare solo a me stessa come molto spesso si fa all’ordine del giorno. Ci viene insegnato di guardare a noi stessi, al nostro futuro… Mi chiedo però dove è finita l’importanza dell’altro? Stiamo perdendo la capacità di credere nel prossimo, in un’idea, di vivere un’utopia o un qualsiasi sentimento pervasivo del nostro essere. Basta vedere i talk show, ascoltare i discorsi dei politici o i discorsi in una coda ad un ufficio pubblico o ancora in una sala d’aspetto di un medico. Siamo tutti tesi ad affermare i nostri presunti diritti, anche contrastando quelli altrui. Sono venuta a conoscenza di una realtà che mette al primo posto l’altro, cosa che mi ha colpito nel profondo. Parlando con i bambini, vedendo i comportamenti delle persone locali, mi sono sentita come a casa. Ciò mi ha scioccato particolarmente perché nonostante ho visitato tanti luoghi in giro per il mondo in precedenza, non mi era mai capitato legarmi così in fretta con persone sconosciute o quasi. Ricevemmo un’accoglienza più che calorosa ed amorevole che non mi sarei mai aspettata, venendo da una società chiusa all’altro. Siamo abituati a puntare il dito, conoscendo solo l’esteriorità di quella persona non conoscendo il loro passato, quello che stanno passando e la loro personalità. Siamo una società estremamente superficiale e questo è dovuto anche all’uso dei Social. Tutti possono piacere e quindi tutti possono scegliere tra una cerchia di persone molto grande che può essere interessante, ma più probabilmente superficiale. Proprio per questo siamo talmente abituati a persone così superflue, che quando abbiamo davanti a noi persone oneste, ci chiediamo dove sia la fregatura. Durante questi quattordici giorni di permanenza, ho vissuto tantissime esperienze contraddittorie: dai bambini che quando andavamo in giro con il nostro autobus, vedendoci dai finestrini che avevamo la pelle bianca, erano come increduli, portando le mani alla bocca, mettendosi a correre, urlare dalla gioia, salutandoci con dei sorrisi a trentadue denti. Ogni volta tutto ciò mi riempiva il cuore ed è proprio per questo infatti, che la maggior parte delle ore che passavamo nel bus per spostarci da un luogo all’altro, io ero costantemente seduta dalla parte del finestrino ad ammirare quei paesaggi sconfinati e a salutare chiunque vedevo lì fuori. L’africa però non è solo un continente di persone felici che apprezzano ogni minimo gesto e minima cosa che tu fai per loro; ma è anche, soprattutto una delle parti più povere delle terra, in cui le persone muoiono di fame o di sete ogni giorno. Ho visto bambini che piangevano davanti a me perché non avevano nulla da mangiare, quando molte volte capita che noi occidentali buttiamo via il cibo quando ne ordiniamo troppo al ristorante o se ci cade per terra per qualche secondo. Al contrario, loro per mangiare devono frugare nella spazzatura per non morire di fame e penso che questo ci dovrebbe fare molto riflettere di quanto noi siamo fortunati a vivere in questa parte del mondo. Me lo sono chiesta un’infinità di volte… Perché io sono nata qui? Perché deve esistere una realtà così povera quando ci sono persone estremamente ricche che ogni giorno guadagnano tantissimi soldi? Non potremmo vivere in un mondo in cui siamo tutti uguali con stessi diritti e libertà? Forse tutto ciò sarà possibile tra tanti anni perché infondo un mondo che ancora fa la guerra per conquistare delle terre, facendo morire migliaia di persone all’ordine del giorno per volere di “una persona importante” non è pronto ad avere tutti gli abitanti di questo mondo allo stesso piano.

Alice Pagnoni 

24 Febbraio 2023