“Progetto Etiopia”: Quattro licei pesaresi raccolgono fondi per allestire l’aula informatica al centro di accoglienza per bambini di strada a Soddo.

Un progetto di solidarietà che con il tempo è diventato anche educativo. E’ il “progetto Etiopia”, iniziato nel 2009, che si pone l’obbiettivo di aiutare il centro di accoglienza per bambini di strada, denominato “Smiling Children Town “(Città dei ragazzi sorridenti) ubicato a Soddo, città che si trova nella regione del Wolayta (Etiopia), realizzato grazie all’opera di Abba Marcello al fine di togliere i bambini etiopi dalla strada e sostenuto dall’omonina Onlus.

Il programma coinvolge tre istituti scolastici pesaresi: Il Liceo Scientifico e Musicale “Marconi”, il Liceo Classico e Linguistico “Mamiani” ed il Liceo Artistico “Mengaroni”, nonché il comune di Pesaro. Il progetto – come spiega l’Assessore alla Gestione, Antonello Delle Noci – consiste in una raccolta fondi a sostegno delle attività del Centro da parte di studenti, famiglie ed insegnanti dei tre istituti, con l’obbiettivo entro il 2017, di allestire un’aula informatica per la formazione dei ragazzi del Centro.

Negli ultimi anni si sono recati a Soddo, circa 100 studenti accompagnati dal prof. Marco Signoretti per toccare con mano quella realtà, nella quale sta operando a fatica Abba Marcello. Il prossimo viaggio è in programma dal 20 novembre 2017 al icembre 2017 e vi prenderanno parte 15 studenti e due insegnanti che si recheranno in Etiopia per conoscere, incontrare i ragazzi e fare esperienza. Al ritorno dal viaggio i ragazzi accoglieranno le loro esperienze e testimonianze in un libro.

Coordinatore del “Progetto Etiopia” è Marco Signoretti ex Assessore Comunale e fratello di Abba Marcello.

Per gli studenti – afferma lo stesso Signoretti, si tratta di un percorso formativo e di conoscenza molto importante.

Inoltre, aggiunge l’assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli – l’entrare in contatto con una realtà totalmente diversa dalla loro esperienza quotidiana li metterà nella condizione di capire le difficoltà di certe popolazioni, il cui pensiero fondamentale è quello di trovare ogni giorno qualcosa da mangiare per sé e la propria famiglia.