Marco Signoretti, assessore alla Cooperazione Internazionale, un viaggio in Etiopia per crescere in umanità
Se dovessi scegliere un pensiero che meglio di altri può esprimere in sintesi lo scopo e il significato del viaggio che mi appresto a intraprendere con un gruppo di studenti del liceo scientifico e musicale “G.Marconi” in Etiopia nella missione di Abbà Marcello, sceglierei un pensiero di Michel de Montaigne: “Ogni altra scienza è dannosa a colui che non ha la scienza della bontà”.
Bontà e umanità sono i valori che ispirano questo progetto che dura da anni.
Oltre a portare il contributo di tutto il liceo per il centro di accoglienza dei bambini di strada con lo scopo di sostenere il loro diritto al cibo e all’istruzione, andremo per incontrare un popolo povero ma gioioso e accogliente, che nei viaggi precedenti ha saputo infondere nei nostri studenti fiducia e amore per la vita impartendoci una grande lezione di umanità.
Spesso in classe mi trovo a ripetere ai miei giovani studenti: ”in questi anni di liceo dovete crescere in scienza e conoscenza, ma non dimenticate di accrescere anche la vostra umanità perché, come giustamente afferma Hermann Hesse, “il compito primario che dobbiamo svolgere nella nostra vita è quello di elevarci dalla bestia all’uomo”.
Non è scontato che ciò avvenga.
E’ sufficiente guardarsi attorno per scoprire quanto spesso siano gli istinti a dominarci e a guidare i comportamenti umani: l’istinto di possesso, dominio, ricchezza e di piacere senza regole.
Ripeto loro che la società ha bisogno di medici, di ingegneri, di professionisti, ma soprattutto di uomini che non siano disposti a rinunciare alla loro umanità per interesse, che sappiano amare e rispettare se stessi e gli altri, essere sinceri e coerenti con i principi che la loro coscienza o religione ispira.
Senza umanità, che costituisce l’essenza del nostro essere, si precipita nella corruzione, nell’inganno, nella furbizia e nella sopraffazione.
Un uomo che si allontana dai valori umani, assomiglia a una casa senza fondamenta … è destinato alla rovina.
Umanità, ecco che cosa hanno trovato i quaranta giovani studenti che in questi anni hanno avuto l’opportunità di fare il viaggio in Africa.
Un’umanità semplice e generosa, accogliente e festosa.